Coronavirus – Leonardo, in ogni sede la presenza fisica potrà ridursi al 50% dei dipendenti
L’azienda ha istituito un Comitato di crisi, bloccato i viaggi di lavoro ed estende lo smart working.
A partire da lunedì 9 marzo, e per le prossime due settimane, ogni unità di Leonardo estenderà rapidamente lo smart working e le misure di flessibilità per contenere il rischio di contagio nel luogo di lavoro.
In una nota pubblicata oggi da alcuni siti web esteri si legge che Leonardo: “in linea con le linee guida delle autorità italiane, e come misura precauzionale ha sospeso i viaggi d’affari internazionali e i viaggi nazionali in Italia. Eccezioni possono essere applicate in casi speciali al fine di mantenere la continuità aziendale o per urgenza e requisiti specifici, a seguito di un’attenta valutazione dei potenziali rischi e dopo aver messo in atto procedure di sicurezza. Come organizzazione internazionale, Leonardo monitora costantemente la situazione sia in Italia che all’estero e mantiene stretti contatti con le autorità nazionali e internazionali al fine di garantire la sicurezza dei dipendenti “. “L’Italia è attualmente l’epicentro della preoccupazione di COVID-19 in Europa”, ”la stragrande maggioranza dei casi si trova nella regione settentrionale della Lombardia, che comprende Milano e la periferia di Cascina Costa, sede dell’impianto di assemblaggio di elicotteri civili di Leonardo”. “Il virus si è diffuso in tutte le regioni italiane. Il governo italiano ha chiuso tutte le scuole e le università della nazione almeno per il 15 marzo e ha cancellato numerosi eventi pubblici”.
“Facendo seguito alle precedenti comunicazioni e in considerazione delle ultime raccomandazioni governative” si legge in una comunicazione “A partire da lunedì 9 marzo, e per le prossime due settimane, ogni unità organizzativa attiverà, ove possibile, lo smart working presso tutte le sedi aziendali, mantenendo la presenza fisica in sede del 50% delle persone“.