Coronavirus – Trasporto Aereo – I dati del crollo del traffico
IATA: E’ la peggiore crisi che l’industria abbia mai affrontato
Lo scorso 5 marzo l’International Air Transport Association aveva previsto per il 2020 perdite per le aerolinee tra 63 e 113 miliardi di dollari.
La IATA ha aggiornato la stima dell’impatto del coronavirus a 252 miliardi di dollari.
Questo equivale ad un calo del 44% rispetto al 2019 ed una riduzione del 38% in termini di RPK (Revenue Passenger Kilometers).
Il direttore generale dell’IATA Alexandre de Juniac ha definito le conseguenza del coronavirus come la “peggiore crisi” che l’industria abbia mai affrontato. “Occorre che i governi agiscano velocemente con aiuti finanziari”,oppure “almeno metà” delle aerolinee morirà nelle prossime settimane. Serviranno almeno 200 miliardi di dollari, secondo le prime stime.
Il capo degli economisti della IATA, Brian Pearce, ieri aveva sostenuto che a causa dei voli interrotti causati anche dai blocchi dei vari Paesi «le società stanno bruciando la loro cassa in fretta».
Secondo Pearce le misure di contenimento della diffusione del virus — compresa pure la chiusura delle frontiere di decine di Stati — «riguarda ormai quasi tutte le compagnie dal momento che ad oggi sono coinvolte quelle che trasportano il 94% del traffico mondiale annuale». Per questo l’economista avverte che il settore registrerà mancati ricavi superiori ai -113 miliardi di dollari che pochi giorni fa la stessa Iata aveva immaginato nello scenario peggiore. Ad essere le più colpite saranno le compagnie negli Usa e in Europa e il divieto per un mese imposto dall’amministrazione Trump ai passeggeri europei «questo significa che si colpisce un mercato da 20 miliardi di dollari l’anno».