ABORT! ABORT! SpaceX ha rinviato il suo primo lancio con astronauti
Forse la Natura si è solo emozionata
Vittoria Di Palma
Non siamo qui a riflettere su cosa è accaduto e il perché, ma semplicemente proviamo a descrivere la delusione di chi ha vissuto intensamente l’emozione dell’attesa del lancio, poi fermato.
La data che avrebbe dovuto rappresentare la svolta, la storia, l’evoluzione, il progresso, l’indipendenza dalla Russia e dai suoi lanciatori, arriva e con sé porta tanta amarezza e ci ricorda che non importa se sei Bob Behnken o Doug Hurley e devi partire per lo spazio: la natura non conosce/riconosce gli avvenimenti importanti, insegue solo l’equilibrio, oramai dovremmo saperlo!
Sarebbero state le condizioni meteo sfavorevoli ha costringere la compagnia spaziale di Elon Musk a rinviare il suo primo storico lancio di un equipaggio per conto della NASA , anche se a pensarci bene, dopo tutto l’interesse mediatico che ha suscitato, forse la Terra si è solo emozionata, tutti a guardarla, pensate che imbarazzo.
Quando sta per accadere che dopo quasi dieci anni, dal suolo americano, sta per ripartire un proiettile propulso, per raggiungere lo spazio, con a bordo due astronauti, con una collaborazione con privati, possiamo dire che l’evento è degno di nota e di interesse non solo per gli appassionati.
Lo slittamento della data è stata la traslitterazione a livello mediatico ed esponenziale della quarantena per noi comuni mortali: “Quando devi sposarti, ma arriva il Lockdown”, “Quando dopo anni finalmente stai per laurearti e devi farlo in casa”, “Quando stai per fare la storia e devi rimandarlo a Sabato ‘che almeno la gente ora ha di nuovo impegni e puoi permetterti un po’ di privacy, solo per intimi!”
E’ vero che ride bene chi ride ultimo, ma purtroppo l’entusiasmo è difficile da replicare: solitamente è buona la prima, quando ci riprovi sa di finto, almeno per chi non ha idea di cosa sta per accadere, chi non conosce le tensioni passate e chi non ha idea delle tensioni future!
Una cosa è certa, non siamo qui a riflettere su cosa è accaduto ed il perché, ma semplicemente il come: quando hai una passione e a 17 minuti dal lancio, dalla diretta della NASA, mentre ascolti altri 3 programmi su dispositivi diversi, con le cuffie, come se quel razzo lo stessi facendo tu e ne fossi direttamente responsabile, senti “ABORT ABORT” lì capisci che tutta quell’adrenalina non ti farà dormire e dovrai aspettare prima di vedere la fine della serie TV preferita, il lancio in orbita, l’attracco alla ISS e l’inizio di una nuova era spaziale!
Sognando di essere lì, in quelle sale di controllo tra qualche anno, a scrivere in tempo reale cosa sta accadendo, ricordando di quel giorno 27 Maggio 2020 come il giorno che avrebbe dovuto essere “Il giorno”, ritornare ad essere solo uno come tanti, in attesa che quello vero arrivi davvero: “Sabato 30 Maggio 2020, scena 1 parte 2”!
Ore 21.22, non potete non esserci.