Industria aeronautica. Segnali positivi solo dal settore della Difesa

737Max, dalla Commissione Usa gravissime accuse a Boeing. La Grecia ordina 10 Rafale C F3R.

Gli effetti della crisi dovuta al coronavirus continuano ad impattare fortemente sulle principali aziende aeronautiche e sulla loro filiera.

Boeing. La pubblicazione dell’inchiesta della commissione parlamentare americana sul 737Max e sul ruolo che nella vicenda ha avuto la FAA, compromette la credibilità della sicurezza del trasporto aereo, accusa il costruttore americano e l’intero sistema industriale come mai era successo in passato nella storia dell’aeronautica.

Nei primi otto mesi del 2020, Boeing ha dovuto scontare circa 1000 cancellazioni solo di 737 MAX e per gli altri velivoli ha ricevuto 67 ordini (145 nello stesso periodo dello scorso anno).

Le consegne, sempre nei primi 8 mesi del 2020, sono state di 87 unità (276 nello stesso periodo dello scorso anno) così come riportato in tabella:

mese GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO Totale
Velivoli consegnati 13 17 20 6 4 10 4 13 87
Consegna Boeing

Inoltre l’azienda ha reso noto che sussistono alcuni problemi relativi al controllo di qualità degli stabilizzatori e della fusoliera posteriore del 787, che sono in via di soluzione, mentre i media di Seattle parlano anche di manufacturing issue alla deriva.

Nei primi sei mesi del 2020 l’azienda americana, nel suo complesso, ha generato il 26% in meno di ricavi rispetto al primo semestre del 2019, percentuale che raggiunge il valore di -53% nei soli velivoli commerciali.

Meno negativa la situazione di Airbus. Nei primi otto mesi del 2020 sono stati 370 gli ordini ricevuti (di cui 58 per A220, ex Cseries) che, al netto delle cancellazioni, si riducono a 303 (di cui 42 per A220); nello stesso periodo le consegne sono state di 284 unità (di cui 12 A220) a fronte delle 500 dello scorso anno, come riportato in tabella:

mese GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO Totale
Velivoli consegnati 31 55 36 14 24 36 49 39 284
Consegna Airbus

Nei primi sei mesi del 2020 l’azienda europea, nel suo complesso, ha generato il 37% in meno di ricavi rispetto al primo semestre del 2019, percentuale che raggiunge il valore di -48% nei soli velivoli commerciali.

Gli impatti sono meno catastrofici nel settore dell’aviazione generale: secondo GAMA (General Aviation Manufacturers Association) nel primo semestre dell’anno sono stati consegnati 893 velivoli (1137 nello stesso periodo del 2019) per un valore  di 7.9 milioni di dollari (-20.2%).

Anche nel traffico aereo si registra una ripresa, in particolare per i voli domestici: a fronte di un calo superiore all’80% ad aprile rispetto a gennaio, a luglio IATA (International Air Transport Association) calcola un -57.5%. Per i voli internazionali dal -100% di aprile si è risaliti a -91.9% a luglio. Migliori le condizioni nel trasporto cargo: a luglio 2020 si è registrato un decremento del 13.5% rispetto al luglio 2029.

Il mercato dei velivoli miliari è quello che risente meno della crisi: gli ordini per velivoli da combattimento, ad oggi, si sono incrementati di circa il 50% rispetto a tutto il 2019, recentissimo è l’acquisizione della Grecia dei 18 caccia multiruolo francese di Dassault Aviation, 10 dei quali sono i nuovissimi Rafale C F3R.

Gli altri segmenti (addestramento, trasporto, missioni speciali) segnano invece il passo.

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