L’industria campana travolta dal tornato impetuoso del Coronavirus
La Proposta: Un team di lavoro per l’industria costituita dalle istituzioni, gli stakeholder e le organizzazioni rappresentative di interessi collettivi, per gestire le opportunità del dopo COVID19 e finalizzare i fondi NEXT GENERATION della Comunità Europea.
Pubblichiamo volentieri queste riflessioni sulle condizioni e le prospettive industriali della Campania che ci sono pervenute da Peppe Napolitano, nostro collega in Finmeccenica e poi Leonardo, e oggi coordinatore della Commissione Industria dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli.
L’industria si ritrova in un tornado impetuoso generato dal Covid19 ed è consapevole, in uno scenario globale, che se intende vincere la sfida deve mostrarsi proattiva, intelligente e, necessariamente, puntare sulla ricerca per garantire risposte alle esigenze sempre più spinte di un’umanità che solo apparentemente sembra cambiata ma in realtà non lo è e probabilmente non lo sarà mai.
L’esito della sfida dipenderà dalle scelte di oggi. Quindi, definire una programmazione industriale con obiettivi mirati e, soprattutto, finanziare la ricerca e l’innovazione ad alto valore tecnologico rappresenterà per l’industria italiana, in particolare, quella campana l’unica possibilità per reggere e sostenere il confronto sia a livello nazionale che internazionale.
In Campania s’assiste da tempo ad un declino industriale poiché non è mai decollata una politica industriale per le aree deindustrializzate e/o depresse e del resto il Sud si allontana sempre più dal resto del Paese soprattutto nell’assorbire risorse umane pregiate con cui effettuare ricerca avanzata ed innovativa.
Le eccellenze campane (Aerospazio, Nautica, Tessile, Agroalimentare, …) non devono essere viste per colpire solo l’immaginario collettivo, ma devono essere spunto per l’identificazione di concrete e durature soluzioni che scaturiscano da strategie di programmazione industriale nel contesto di attività a tecnologia sempre più avanzata e/o innovativa. Per questo il percorso, da intraprendere per un concreto e duraturo sviluppo industriale in Campania, deve partire da obiettivi chiari, concreti e realizzabili, quali: Il mantenimento delle attività sane esistenti; L’accrescimento del livello di internazionalizzazione dell’industria campana; L’attrazione di nuove iniziative e la disponibilità di servizi reali, infrastrutture efficaci e manodopera qualificata; Lo stimolo alla crescita di una nuova classe dirigente locale.
Visioni miopi, irrigidimenti e cosa più grave assenza di una vera programmazione industriale delle aree interessate peggiorerebbero situazioni già precarie portando così all’aggravamento prima e all’estinzione poi di realtà importanti del contesto produttivo regionale. D’altronde, valorizzare gli insediamenti industriali esistenti stimola la crescita di piccole e medie aziende e migliora il tessuto sociale, rendendo più difficile il ricatto o l’intimazione della criminalità organizzata. E’ necessario, pertanto, considerare il patrimonio intellettuale come uno dei fattori più strategici per conquistare nuovi spazi per i propri prodotti, puntando con decisione sull’offerta formativa professionalizzante legata al sistema produttivo.
Tutto ciò, ovviamente, deve accompagnarsi alla volontà e alla consapevolezza di dover operare delle precise scelte non più procrastinabili. In questo sarà d’aiuto l’intervento europeo del Next Generation EU che si porrà come principale strumento per far progredire il tessuto industriale nella direzione della crescita e della legalità, innestando un effettivo processo di risanamento, al fine di superare l’assenza di centri di collegamento e smistamento merci nave-treno-gomma, l’inesistenza di porti attrezzati e di linee di trasporto merci ferroviari adeguate, la carenza di fonti energetiche efficienti a basso costo e delle reti con relativi collegamenti per la trasmissione dei dati, l’elevato costo del denaro e l’esposizione alle insidie della criminalità organizzata.
La progettualità, la capacità di organizzare il lavoro, la conoscenza delle tecniche manageriali, il rispetto dei tempi, l’approfondimento culturale per risolvere i problemi, l’attitudine alle fatiche metodologiche della ricerca, rappresentano gli strumenti e le regole per l’arte nobile e difficile di progettare il futuro per la realizzazione del bene comune.
Risulta improcrastinabile la necessità di concretizzare processi meritocratici e di valutazione delle competenze, così presenti in molti giovani dei nostri territori, sempre più costretti a migrare altrove o restare sottoccupati e in condizioni di emarginazione.
L’industria con il sostegno della politica deve recitare un ruolo fondamentale teso a fornire vere e concrete opportunità per la creazione di nuovi leaders al servizio del progresso sociale ed economico del territorio campano.
Non ultimo, il mondo del credito ha un ruolo chiave da svolgere nel definire lo sviluppo industriale campano. Le banche devono stabilire con le imprese un nuovo rapporto e nuove relazioni creditizie basate su un approccio trasparente ed attento a selezionare i progetti e le iniziative meritevoli di finanziamento. Infine, bisogna favorire lo sviluppo “GREEN” scegliendo modelli industriali sostenibili, costringendo le realtà produttive esistenti, con alto impatto ambientale a processi di riconversione. Ciò costituirebbe un’occasione per modernizzare il tessuto industriale campano.
Alla luce delle considerazioni svolte si convenga di puntare ad un modello di sviluppo industriale integrato. Pertanto, è fondamentale intervenire con urgenza sulla formazione specialistica, sulle competenze nella ricerca di base ed applicata, sulla valorizzazione e sul potenziamento dei Centri di ricerca nonché dei Distretti industriali, sull’adozione di rapide procedure burocratiche, sull’adeguare e garantire risorse idriche ed energetiche efficienti, sulle reti di trasporto e di viabilità efficienti ed integrate, sulla creazione di standards di servizi delle aree industriali più avanzate, sull’insediare Leaders nuovi e competenti e sull’accesso diretto da parte delle imprese campane agli incentivi regionali, governativi ed europei.
Le premesse per realizzare un progetto sinergico ed inclusivo esistono, ognuno deve assolvere al ruolo con senso di responsabilità evitando, soprattutto, inutili rinvii e fuorvianti suggestioni. S’istituisca un Team di lavoro per l’Industria con l’obiettivo di definire un progetto industriale lungimirante e con una prospettiva strategica tale da agganciare il mezzogiorno e, in particolare, la regione Campania, al nuovo trend economico europeo, utilizzando bene e totalmente le risorse del Next Generation EU.
Si creda nel sapere, nel fare e nel sapere fare bene.