Aeronautica, la ripresa prima della guerra
Lo scenario del comparto aeronautico è destinato a una profonda ridefinizione negli anni che verranno dopo il conflitto Russo Ucraino. Aeropolis come consuetudine propone una rappresentazione dello scenario.
Nel corso del 2021 il mercato civile dei velivoli commerciali ad ala fissa dopo le criticità manifestatesi a causa della pandemia del Covid, ha registrato una netta ripresa rispetto ai primi dieci mesi della pandemia.
In particolare Boeing – che dal 2018 è stata superata da Airbus – segna un risultato positivo negli ordini (nel 2020 erano stati -471) ed un raddoppio nelle consegne rispetto all’anno scorso. Nella tabella si riportano i dati (depurati per Airbus degli A220).
Il backlog accumulato a fine anno supera le 10000 macchine: oltre 5000 velivoli Boeing ed oltre 6600 Airbus (dati stabili, nel complesso, rispetto al backlog di fine 2021).
Boeing – dopo essere stata fortemente penalizzata dagli incidenti occorsi al suo 737 MAX e che hanno portato alla messa a terra di tutti i velivoli già consegnati ed al fermo di produzione a partire da gennaio 2020, il velivolo è ritornato in produzione ed in servizio alla fine del 2020 dopo l’assenso della FAA, con un rate produttivo di 31 velivoli/mese.
La produzione del 787 è invece bloccata da metà 2021 e non è chiaro quando riprenderà.
Buone le performance di Airbus principalmente sul versante degli ordini, raddoppiati rispetto al 2020.
In Cina il C919 ancora non è stato certificato dalle autorità di controllo cinesi, ma le prime consegne – dopo sei anni di ritardo – sono ora stimate per fine 2022. 815 gli ordini e le opzioni dichiarate dal costruttore.
Nei velivoli regionali jet si registra un aumento degli ordini (+57%) e delle consegne (+10%) con un backlog di circa le 1280 macchine.
Anche nel settore dei turboprop regionali incremento sia negli ordini, sia nelle consegne. ATR (che ha festeggiato i 40 anni di attività) è rimasta l’unica azienda nel settore e nel corso dell’anno ha totalizzato 22 ordini e 31 consegne; il backlog si aggira sulle 170 macchine. La produzione del Q400 (passata da Bombardier alla rinata de Havilland Canada tra il 2018 ed il 2019) è stata sospesa nel corso del 2021 per mancanza di nuovi ordini.
Per le aerolinee il 2021 è stato un anno di relativa ripresa del traffico aereo passeggeri rispetto al 2020, ma ancora molto al di sotto rispetto al 2919: domanda (in termini di revenue passenger kilometers o RPKs) a -58.4% e perdite stimate ad oltre 50 miliardi di dollari; una vera ripresa è prevista dalla IATA (International Air Transport Association) non prima del 2024. Il traffico merci è invece incrementato sia rispetto al 2020 (+18.7%), sia al 2019 (+6.9%).
Notizie positive dal comparto dell’Aviazione Generale rese note da GAMA (General Aviation Manufacturers Association): 2630 velivoli (+9.2% rispetto al 2020) per un valore stimato intorno a 21.6 miliardi di dollari (+7.6%). Si registra una aumento in tutti i settori, in particolare nei turboprop.
Nel segmento dei business jet primeggia Textron-Cessna con 157 consegne, seguita da Bombardier (120 a/c) e G.D. Gulfstream (119 a/c). Nei velivoli ad elica (pistoni + turboprop) il primo posto è detenuto da Cirrus (528 a/c) seguita da Textron-Beech/Cessna (379 a/c) e Diamond (240 a/c), mentre Tecnam occupa il quinto posto (203 a/c, di cui 17 P2012).
Nel comparto militare si registrano nel 2021, rispetto al 2020, un incremento negli ordini (19%) ed un leggero calo nelle consegne (-2%).
Sul versante degli ordini, si osserva una forte aumento nel trasporto, incrementi anche nel combattimento e missioni speciali ed una diminuzione negli addestratori; per quanto riguarda le consegne, diminuzione significativa solo nei trainers.
Nel settore dei velivoli da combattimento, oltre il 50% degli ordini sono per velivoli statunitensi (F-16, F-18 ed F-35), il 30% per velivoli europei (tutti Rafale francesi) ed il 20% per quelli asiatici (83 Tejas per l’India). Oltre il 27 % del totale è per il mercato interno americano. Consegnati da Leonardo a dicembre i primi 2 Eurofighter al Kuwait.
Nell’addestramento ottime performance dell’M-346 con 20 ordini (Polonia 4, Qatar 6 e Grecia 10) e 10 consegne.
Nel trasporto militare l’unico contratto significativo è quello dell’India per 56 C-295. Oltre la metà delle consegne riguarda velivoli Airbus (A-400 e C-295).
Il mercato dei velivoli per missioni speciali – sempre in espansione – continua ad essere dominato dalla domanda (58%) e dai velivoli (70%) statunitensi (P-8, KC-46, C-130, E-2). Ulteriori ordini anche per A330 MRTT (tanker) e buona affermazione delle piattaforme Global di Bombardier. Consegnati 5 ATR-72 MPA ai clienti nazionali ed alla Turchia.